Come realizzare un macerato oleoso

Buongiorno a tutti,

in questo articolo vedremo come realizzare un macerato oleoso, che sarà poi possibile utilizzare come ingrediente funzionale per preparare unguenti, creme e saponi.

Macerato oleoso di camomilla e di carota

Un macerato oleoso, altrimenti chiamato oleolito, permette di estrarre i principi attivi liposolubili contenuti in fiori e piante tramite l'impiego di uno o più oli vegetali.

Un macerato oleoso è possibile realizzarlo a freddo o a caldo (o solare).

Si può preparare sia con la pianta fresca che secca.

I macerati oleosi che ho preparato recentemente sono quello di carota e quello di camomilla, utilizzando il metodo a caldo per il primo ed il metodo a freddo per il secondo.


Macerato oleoso con pianta fresca, a caldo

Se utilizziamo la pianta fresca, come nel caso del macerato oleoso di carota, è preferibile optare per il metodo a caldo, perché la pianta fresca immersa in olio tende a fermentare dopo qualche giorno e praticamente otterremo un olio che puzza di marcio e quindi da buttare.

L'olio da utilizzare dipende dai gusti personali e dall'utilizzo che dobbiamo farne, solitamente viene utilizzato l'olio di girasole, ma va benissimo anche quello d'oliva, di vinaccioli, etc.
Come saprete ci sono oli che penetrano meglio, dal tocco più asciutto ed altri meno, ma nello stesso tempo ci sono oli che irrancidiscono più facilmente, e che poco sopportano il calore, quindi tenete conto anche di questo aspetto.
Personalmente utilizzo l'olio di girasole o di vinaccioli.

La pianta fresca, nel mio caso le carote, sono state lavate, pulite e grattugiate alla Julienne, dopodiché vanno messe in un pentolino e ricoperte completamente di olio.

Il pentolino va poi messo a bagnomaria a fuoco molto basso, per un tempo compreso tra le 2 e le 4 ore.
Dopo il macerato va lasciato raffreddare e quando sarà completamente freddo è possibile filtrarlo con l'aiuto di un panno perfettamente pulito, strizzando bene affinché tutti i principi attivi siano ben estratti.

Va lasciato decantare almeno per un giorno e dopo va filtrato nuovamente lasciando nel fondo impurità ed acqua che potrebbero comprometterne la durata, oppure recuperare l'olio con l'aiuto di una cannuccia aspirativa lasciando nel fondo i residui, o viceversa.
Nella foto sottostante potete vedere l'olio filtrato per la prima volta dall'aspetto torbido e l'olio limpido recuperato dopo qualche giorno.

Macerato oleoso di carota

Il macerato oleoso di carote è ottimo per favorire l'abbronzatura della pelle e come rigenerante ed antirughe, visto il contenuto di betacarotene.
Ottimo da inserire nelle creme per il corpo e per il viso o da usare puro.


Macerato oleoso con pianta secca, a freddo

Il macerato oleoso di camomilla l'ho preparato invece con il metodo a freddo, perché trattandosi di fiori secchi non ci sono generalmente problemi di fermentazione. Ma ci vuole un po' più di pazienza.

Anche i principi attivi delle piante secche si possono estrarre a caldo, ma quando è possibile evitare preferisco sempre il metodo a freddo.

La camomilla contiene sia principi attivi liposolubili che idrosolubili.

Le sostanze attive che si riescono ad estrarre dalla camomilla con l'olio sono rappresentate soprattutto dall'azulene, che conferisce al macerato delle sfumature azzurre, e dal bisabololo, quindi il macerato oleoso di camomilla conterrà principi attivi lenitivi ed antiinfiammatori, utili per unguenti e creme.
Il colore ottenuto è molto scuro, prevalentemente verde scuro e leggermente blu.

Per un macerato oleoso a freddo vi serviranno tra i 10 ed i 20 grammi di pianta secca o fiori per ogni 100 ml di olio.
La pianta secca va immersa in olio e lasciata riposare minimo 3 settimane prima di procedere al filtraggio, non deve ricevere la luce diretta del sole, a meno che il vasetto non venga foderato (macerazione solare).
Se la macerazione avviene vicino ad una fonte di calore, come ad esempio sopra un termosifone, i tempi si dimezzano. Il vasetto non va chiuso ermeticamente e la temperatura non deve superare i 40 gradi.

Il vasetto va agitato almeno una volta al giorno per favorire l'estrazione dei principi attivi.
Infine anche qui si passa al filtraggio.

Nel caso della camomilla è possibile utilizzare i capolini oppure direttamente le bustine, da svuotare ed immergere nell'olio.

Conclusione

Gli oleoliti si conservano ben chiusi e lontani dalla luce solare diretta.

Alla fine è possibile aggiungere qualche goccia di vitamina E per migliorarne la conservazione, oppure qualche goccia di olio essenziale di rosmarino.

E' possibile utilizzare qualsiasi pianta dalla virtù cosmetiche o terapeutiche i cui principi attivi siano liposolubili.
Prossimamente vedremo come estrarre i principi attivi idrosolubili.

Spero che abbiate trovato l'articolo interessante, scrivetemi pure per qualsiasi curiosità.

Un bacio,
Ninfea

Ti potrebbe interessare:
  • Candele da massaggio, una ricetta nella quale ho impiegato il macerato oleoso di cannella, ottenendo un bellissimo profumo speziato.

Commenti

Post popolari in questo blog

Come convertire le gocce in grammi senza la bilancia